25 Aprile 2021
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- Pubblicato Venerdì, 23 Aprile 2021 14:24
- Scritto da Pino Marchini
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25 APRILE 2021
25 APRILE LIBERI DAL VIRUS!?
“Il mondo si rialza con il sorriso di un bambino,” recita una canzone di Ermal Meta.
Io come altri, tanti, bambini, compresi quelli che per la guerra avevano subito gravi mutilazioni, in quei lontani giorni di aprile 1945 abbiamo sorriso.
Avevamo vissuto con incosciente leggerezza i primi anni del secondo conflitto mondiale, poi con il proseguire della lotta armata la paura si è impadronita anche di noi, bambini. Abbiamo subito bombardamenti, visto rappresaglie e morti ammazzati, siamo sopravvissuti a una epidemia di tifo e a una scarsa alimentazione, ma finalmente la guerra era finita e noi eravamo ancora in vita. Per questo ridevamo ed eravamo felici con la fiducia di non rivivere più quei tragici momenti passati.
Ho già raccontato in passato (Qui Castelnuovo aprile 2019) l’esperienza dell’arrivo delle forze alleate nei giorni che precedettero il 25 aprile1945, giorno in cui tutta l’Italia era stata liberata dalle truppe nazi-fasciste, e data che, con decreto luogotenenziale, il governo di unità nazionale presieduto da Alcide De Gasperi dichiarò festa nazionale della Liberazione.
L’Italia si era, infatti, liberata da venti anni di regime fascista e, dopo cinque tragici anni di guerra, insulsa e disastrosa, tornava a rivivere. Il primo di ottobre di quell’anno tutte le scuole di ordine e grado riaprivano, magari in edifici rovinati o alloggi di fortuna. I ragazzi e gli studenti che negli anni precedenti non avevano potuto frequentare regolarmente si ritrovarono in classe con compagni più piccoli d’età, ma non fu un problema, anzi in alcuni casi, dove o quando, mancavano gl’insegnanti, erano i più grandi a sostituirli nella didattica.
Dopo quel 25 aprile, per quasi 85 anni, l’Italia e l’Europa, se si escludono gli anni di guerra nei Balcani dovuti al disfacimento della Repubblica Federale della Jugoslavia, hanno potuto godere di una pace stabile e duratura che ha comportato progresso, sviluppo economico e benessere.
Poi improvvisamente alla fine del 2019 (in Italia gennaio 2020) scopia una nuova “guerra mondiale”, non armata ma altrettanto micidiale, alla quale l’umanità, impreparata, si è contrapposta con le scarse armi di cui era in possesso. Il nemico, invisibile, sconosciuto e per questo più insidioso, non si presentava sotto forme umane ma di una entità biologica, di un virus, battezzato dalla scienza COVID 19 (Corona virus 2019), che si era già “incoronato” conquistatore del mondo.
Come nella lontana ultima guerra mondiale l’umanità è tornata a patire tutte le difficoltà, le restrizioni, le tragedie di allora: isolamento sociale, coprifuoco notturno, mancanza di libera circolazione, sofferenza e morte, ma anche perdita dei diritti più elementari in primis la scuola: momento essenziale di socialità e crescita educativa delle giovani generazioni e dei bambini.
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