Giovanni Grassi
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- Pubblicato Lunedì, 30 Aprile 2018 16:31
- Scritto da Graziella Giromini
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GIOVANNI GRASSI
"Il Lavoro degli Dei"
Giovanni Grassi classe 1934 da moltissimi anni nella sua officina, batte il ferro sull’incudine come il mitologico dio Efesto faceva nella sua fucina sull’Etna per forgiare le armi di Marte dio della guerra. È questa una similitudine un po’ fiabesca ma in effetti è affascinante vedere Giovanni con il suo grande grembiule mentre afferra con le molle il metallo dal fuoco per poi piegarlo a suo piacimento come si usava fare nel nei tempi passati. Qui non ci sono macchine ma il lavoro lo eseguono le sue esperte mani e la forza delle braccia che unite alla sua fantasia creano autentiche meraviglie di ferro. Da ragazzo appena finita la guerra, rimaneva delle ore ad ammirare un maniscalco mentre ferrava i cavalli, riuscendo ad imparare le nozioni base. Andò poi all’Istituto Tecnico diplomandosi, e cominciò a lavorare come meccanico in una ditta di Avenza per poi passare ad un’altra di Massa e cosi via, sino a che nei primi anni settanta, incontra Ornello Rossi che aveva una avviata carpenteria nei pressi della stazione di Luni e con lui entra in collaborazione per qualche tempo; poi ha un momento di riflessione e di crisi, e ritorna nella sua vecchia ditta di Massa dove prende la carica di capo officina. La voglia di mettersi in proprio è molto forte così si licenzia e allestisce una officina vicino alla sua casa cominciando a lavorarvi come fabbro artigiano. Assume operai ed apprendisti, gli arrivano commesse importanti per la realizzazione di opere in ferro (infissi e balconate).
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