RICORDI E MEMORIE
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- Pubblicato Domenica, 25 Febbraio 2018 16:08
- Scritto da Andrea Cavanna
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RICORDI E MEMORIE
Chi é cliente della farmacia Montecalcoli, oppure un semplice viandante, avrà notato che sulla piazzetta antistante l’entrata c’è una blocco di marmo a forma di piramide.
Quanti si sono soffermati a guardarla attentamente? In quella stele sono rappresentati tutti i personaggi e i luoghi delle cave di Carrara.
A girarci intorno e guardando dal basso scopriamo che non è stato trascurato nulla della vita dura nelle cave: il percorso della marmifera che si snoda in salita e nelle gallerie, su un altro lato i Ponti di Vara. Ci sono figure di cavatori: il tecchiaiolo, il buscaiol, la lizzatura, il trasporto con i buoi, le colombe come auspicio di pace e una luna come simbolo di Luni. In uno spigolo c’è la sagoma del paese di Torano, il paese simbolo dei cavatori. Sul lato esposto a sud c’è una splendida riproduzione del nostro paese; Castelnuovo con i sui monumenti che si riconoscono anche da lontano: La Torre Magna, la Chiesa di Santa Maria Maddalena, Palazzo Cornelio. C’è anche una Madonna e sotto una poesia a ricordo della moglie di Augusto.
Qualcuno si chiederà: perché questa stele? È presto detto. La stele è stata voluta da Augusto Gianfranchi e deposta in quel luogo a simboleggiare la pietra miliare della sua vita: lo spostamento della farmacia da Mulino del Piano ma soprattutto il passaggio dell’attività a suo figlio Andrea.
Ai piedi della stele c’è una piccola casetta in pietra che riproduce il fabbricato dell’attuale farmacia con di fronte anche la riproduzione della stele.
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