Piero il Maestro
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- Pubblicato Mercoledì, 31 Agosto 2016 10:50
- Scritto da Andrea Cavanna
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Piero il Maestro
Ho conosciuto Piero, marginalmente, molti anni fa quando annualmente andavo, nello storico ufficio del giornale in via della Pace n.1 , a pagare l’abbonamento a “Castelnuovo Oggi”. Ci scambiavamo poche parole. Troppo poco per accorgermi che mi ero imbattuto, nonostante la esile corporatura, in un Gigante di Castelnuovo. E mai più avrei immaginato che un giorno diventasse il mio Direttore.
Invece nei primi mesi del 2013 fui coinvolto nella fondazione del periodico “qui Castelnuovo” e mi trovai a condividere con Piero ed altri questa, per me, nuovissima avventura. Mai avrei immaginato di occuparmi di un giornale e per di più che avrei scritto anche qualche pezzo. Io venivo da un mondo completamente diverso, quello informatico. Le mie conoscenze informatiche mi permisero di occuparmi dell’impaginazione e della grafica. Parlai molto con Piero, e subito capii che sotto quell’aria umile e triste c’era una persona speciale. Gli raccontai le mie esperienze di vita vissuta in mare, gli raccontai dei personaggi che avevo incontrato e degli episodi che mi erano capitati. E Lui ne fu entusiasta, anzi propose di fare una rubrica intitolato “il Racconto”, mi incoraggiò a tradurre i miei ricordi e le mie esperienze in racconti. Alcuni di quei racconti furono poi pubblicati sul giornale.
Non avevo mai scritto per un giornale e i timori di sbagliare erano molti, ma Piero con pazienza mi insegnò i trucchi del mestiere. Dava sempre una lettura ai mie pezzi e trovava sempre il modo garbato correggermi. Consigli giusti ma non saccenti. Da Lui ho imparato molto.
Col passare del tempo le nostre frequentazioni si intensificarono. La sua macchina da scrivere (la gloriosa Olivetti Lettera 22) cominciava a mostrare anch’essa i segni del tempo. Qualche tasto si inceppava e il carattere non veniva impresso sulla carta, restavano così dei fastidiosi spazi bianchi. Decidemmo allora che lui avrebbe scritto i suoi articoli sulla carta ed io sarei passato da casa sua per trascriverli su computer. In quelle occasioni imparai a conoscere il suo metodo puntiglioso e preciso nello scrivere in un bel italiano.
Fu in quelle occasioni che la nostra amicizia si rafforzò e si tramuto in reciproca stima. Un vero onore per me. Mi mancheranno molto i tuoi consigli. Mi mancherai Maestro.
Andrea Cavanna