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Addio Piero

Addio Piero.

È con mio grande dolore e anche vostro, mi permetto di scrivere cari lettori, che oggi 16 agosto abbiamo accompagnato Piero nel suo ultimo viaggio. Il Direttore del suo amato giornale”Qui Castelnuovo”che lui considerava il suo fiore all’occhiello, era un personaggio unico e originale. Lo si vedeva passare colla chiara paglietta calata sulla fronte, gli occhiali scuri, il volto magro con capelli e barba incolti e quella sua andatura dondolante riconoscibile anche a distanza. Nonostante ciò era una persona semplice, timida, sensibile anche se un poco introversa insomma … un artista. Chi parlava e discuteva con lui veniva subito colpito dalla sua intelligenza, grande cultura ed onestà interiore. Non nego che a volte fosse un po’ bizzarro, perché in certe situazioni sembrava accondiscendente e remissivo e poi ad un tratto diventava caparbio e permaloso, per ritornare poi mite e soprattutto malinconico. Scriveva benissimo sia in prosa che in poesia e come tutti i poeti le sue rime rispecchiavano il suo grande dolore esistenziale che non è mai riuscito a lenire nonostante l’affetto e l’amicizia di chi gli stava vicino. Poeti si nasce non ci si diventa … e lui anche negli ultimi giorni di vita ha continuato a scrivere. Piero è stato un Grande con la G maiuscola, un vanto per il nostro paese … e chi ha orecchie da intendere … intenda.

Graziella Giromini

 

Vado verso l’ignoto

Quante tempeste
hanno attraversato
i miei giorni!
Ognuna si è presa qualcosa:
un ramo del mio albero;
un petalo delle mie rose;
un frammento della mia anima.
E ora cosa riceverò
dalla quiete infinita
verso cui
sto per andare?

(Piero Albertosi)

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