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Teatrika 2024 - Giorno8

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08 apericena

GIORNO 8

04-07-2024 giovedì – ore 21:30 – FUORI CONCORSO

APERICENA POCHADE

Scritto e diretto da William Cidale

Con: Laura Passalacqua (Tamara) - Alessandro Vanello (Pitale, politico e marito di Tamara) - Massimo Luongo (Rudy, amante di Tamara) - Federico Marconi (Giorgio, assistente di Pitale) - William Cidale (Fanatico religioso) - Simone Tonelli (Fantoni, un divo) - Daria Pietrapiana (Agente di Fantoni) - Emma Rescio (Figlia di Tamara e Pitale) - Carolina Sani (Ministra Cocchi) - Elena Mele (Sottosegretario della ministra).

Scenografie: Laura Passalacqua e Alessandro Vanello

Alle luci: Luigi “Gino” Spisto

Alle musiche: Mafalda Garozzo.

Durata- 70 minuti - Atto unico- Genere: comico / grottesco – Compagnia degli Evasi

 

A SEGUIRE PREMIAZIONE DEI VINCITORI DI TEATRIKA

Per anticipare storcimenti di naso senz’altro causati dai rimandi più smaccatamente attuali, provo a difendermi con le parole della grande attrice Elena Bucci: “Il teatro non può non essere politico, si infila nelle città, inventa luoghi, necessita di grandiose convocazioni collettive per celebrare riti di trasformazione tra il celeste e l’animale. Aborre il pregiudizio, critica il potente, irride e sorveglia, specchia i nostri vizi e sogni e allude sempre ad un altrove”. In ogni caso, alla fine, al di là delle altisonanti intenzioni seguite da sterili realizzazioni, ammetto candidamente che si è messo in piedi questo circo solo ed esclusivamente per giocare (W. Cidale). In principio c’è una donna, sposata ad un politico per scopi economici, la quale, dopo aver messo fuori gioco il marito, attende uno dei suoi amanti. La situazione si ingarbuglia quando la porta di casa rimane aperta facendo, guadagnare l’entrata a personaggi bizzarri che spingono la situazione a un “giocoso” sempre più impreveduto. Ecco che compaiono, lo spiantato che si crede artista, il divo che si crede intellettuale, il religioso che si crede un eletto, l’assistente che si crede uno scrittore, la manager che non ammette neanche a sé stessa di essere innamorata, la figlia che si crede troppe cose, il politico che si crede decisivo, la sottosegretaria che si crede fallita e che, finisce per sfruttare la situazione finché ci si può guadagnare. Finché arriva la ministra, e ogni pedina si ritrova magicamente al proprio posto. Almeno fino alla prossima guerra.

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