Radiosquadra
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- Pubblicato Domenica, 20 Aprile 2014 18:47
- Scritto da Pino Marchini
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RADIOSQUADRA (seguito)
La sera del giorno successivo, approfittando di un passaggio sulla Balilla di Paris, il nonno di un amico, andai a Casano di Ortonovo dove, nella piazza del comune, era stato organizzato lo spettacolo di Radio squadra. L’auto era stracarica, sbuffava vapore e ansimava come un asmatico. Fummo costretti a fermarci un paio di volte per far raffreddare l’acqua del radiatore; nonostante ciò arrivammo un’ora abbondante prima dell’inizio della manifestazione.
Tutto era pronto o quasi; sul palco oltre ai microfoni e agli altoparlanti troneggiava un elegante pianoforte a coda. Con Paris e gli amici ci sedemmo nei posti liberi di una delle prime file di panche, prestate per l’occasione dal parroco, così potemmo seguire da vicino il lavorio dei tecnici Rai. Stavano mettendo a punto tutte le attrezzature ma avevano qualche difficoltà a creare un ponte radio senza interferenze a causa dell’antenna della vicina stazione dei carabinieri.
Alle venti e trenta, quando Enzo Tortora iniziò a parlare nei microfoni di fronte a una piazza stracolma di gente vociante, funzionava tutto.
“Abbiamo messo un filtro, ora è tutto sistemato!” disse con un po’ di orgoglio un certo Lorenzini radiotecnico del posto, che aveva dato una mano al personale Rai; nessuno dei presenti sapeva di che filtro si trattasse, ma tutti furono soddisfatti dell’annuncio. Uno in mezzo alla folla, credendo di fare una battuta spiritosa, gridò : “O Lorenzini ma che filtro ti ha misso? Quel dla machina dal cafè?” Nessuno rise.....
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