La Giustizia Tradita
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- Pubblicato Martedì, 28 Gennaio 2014 17:02
- Scritto da Redazione
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La Giustizia Tradita
Quel lunedì mattina sul pullman che li portava a Genova, gli “Amici del Giacò” pur sapendo che non avrebbero potuto presenziato al dibattimento in aula, erano partiti per dare un forte segno di solidarietà alla famiglia Giacomelli e al tempo stesso per assistere alla lettura della sentenza che avrebbe dovuto confermare la sentenza di primo grado ossia l’ergastolo restrittivo a vita. In cuor loro ed in silenzio tutti temevano che così non sarebbe stato e così fu. In serata nel rientro in pullman nessuno ha osato parlare e commentare, erano troppo indignati ed arrabbiati per la mancata giustizia. Ecco i loro sentimenti.
Dolore, Ingiustizia, Speranza
Così è il nostro stato d'animo, di tutti gli “amici del Giacò” tra dolore, rabbia e voglia di fare.
Il dolore, mai lenito, per la perdita di Andrea, per l'assurdo tributo di sangue che la nostra comunità ha pagato ad una "cultura di barbarie", ad una "cultura della violenza e della sopraffazione" in cui non si conosce nemmeno il rispetto per la vita altrui.
L'ingiustizia perché come amici di Andrea, ma anche come cittadini che ritengono che dall'inciviltà ci si possa difendere con la civiltà delle leggi, ci sentiamo traditi da un sistema giudiziario che consente la quasi impunità ad un omicida.
Le procedure dell'ordinamento penale consentono sconti, ma si può consentire di patteggiare a chi volontariamente e lucidamente organizza la morte di qualcuno?
Ecco la nostra indignazione per l'ingiustizia perpetrata da un sistema che non commisura la pena al delitto ma ne fa merce di scambio.
Al dolore si aggiunge l'amarezza per l'abbandono da parte di chi, lo Stato, dovrebbe definire e far rispettare le regole della civile convivenza sociale.
La speranza diventa allora l'unica possibilità che ci rimane: speranza come capacità di non perdere fiducia negli altri, come possibilità di rendere meno devastante la sofferenza, come spinta a reagire alla rabbia che vorrebbe isolarci, come antidoto alla vendetta, come alternativa alla barbarie.
Ecco come l'Associazione è riuscita a mutare il dolore, l'ingiustizia e la rabbia in atti concreti di solidarietà.
Le attività in nome di Andrea, per il suo ricordo, per la sua umanità continuano e continueranno perché per non essere schiacciati dall'orrore della morte bisogna operare per la vita.
Così le nostre iniziative e le donazioni:
Nel 2011 e 2012 sono stati donati rispettivamente € 11.028; e € 16.302. Nel 2013 sono stati elargiti € 10.735 così distribuiti: € 330 OPA Massa, € 750 PA LUNI, € 1.900 Auditorium Musicale Ortonovo, € 250 Volta la Carta, € 3.500 Mayer reparto Oncologico, € 200 AIRC, € 700 Asilo Ortonovo, € 270 PA LUNI, € 1.235 Scuola Media Castelnuovo e € 1.600 Istituto Comprensivo Ortonovo.