Questo Sito non fa uso ne di cookies per la profilazione dei visitatori ne di cookies di terze parti. Si Fa uso solo di coookies tecnici per la funzionalità del sito.

Il Torchietto - Tesi di Laurea

CASTELNUOVO SI RICERCA
“Torchietto e gli altri opifici della valle del torrente Bettigna a Castelnuovo Magra”

Tesi di laurea di Beatrice Giardino

“Torchietto e gli altri opifici della valle del torrente Bettigna a Castelnuovo Magra”

Nel numero precedente abbiamo dato uno sguardo generale alle quattro tesi delle studentesse castelnovesi invitate ad illustrarle attraverso il progetto “Castelnuovo si Ricerca”. In questo articolo parleremo più approfonditamente del lavoro svolto dalla dott.ssa Beatrice Giardino sul “Torchietto e gli altri opifici della valle del torrente Bettigna a Castelnuovo Magra”.

Secondo quanto la stessa autrice racconta, l’elaborato nasce dall’interesse per questi luoghi in cui è cresciuta, volendo valorizzare la storia e le tradizioni che lentamente si stanno perdendo con il passare del tempo. Essendosi specializzata in architettura con indirizzo di restauro, ha voluto studiare i sentieri e gli edifici che costeggiano il torrente, proponendo una nuova sentieristica e un restauro completo del cosiddetto Torchietto: «Ho voluto trasmettere e valorizzare la sua storia e le sue tradizioni [della valle dei mulini del Bettigna, ndr.] attraverso la progettazione di un percorso turistico-educativo a stretto contatto con la natura. Il percorso è ideato con l'intento di acquisire una maggiore consapevolezza del territorio, di valorizzare la rete degli opifici presenti attraverso un percorso educativo appositamente studiato».

La tesi si articola in sei capitoli che partono dalla descrizione del territorio, per poi fornire sinteticamente un inquadramento storico, continuando con l’analisi dello stato di fatto degli opifici presi in esame, concludendosi con una proposta di intervento sul territorio e sul torchietto, compresa la sua area di appartenenza. Beatrice ci informa che stando alle testimonianze storiche vi erano sette torchi dislocati lungo il torrente (Mulino e torchio del Piano, mulino e torchio Dogliatti, mulino Lagomarsini, mulino Moriolo, mulino e torchio Soprano, mulino e torchio Sottano e Torchietto), ma dai sopralluoghi effettuati ci si rende conto che di uno di essi, il Sottano, non è rimasto altro che un piccolo ammasso di pietre.

Questi edifici sono andati incontro a diversi destini: quelli situati nei pressi del centro abitativo e in corrispondenza di strade più facilmente percorribile hanno avuto vita nuova, mentre quelli all’interno della valle sono andati incontro ad un totale abbandono: «A metà del Novecento si ha un abbandonamento progressivo degli opifici dovuto al progresso tecnologico e alla trasformazione della vita dal punto di vista sociale ed economico. Oggi si riscontra una differenza sostanziale tra gli opifici a nord del Torchietto, in totale abbandono, e a sud, ristrutturati» specifica Giardino.

[...]

 

Informazioni aggiuntive