ASL5 contro Pubbliche Assistenze
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- Pubblicato Martedì, 02 Luglio 2019 08:48
- Scritto da Andrea Cavanna
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ASL5 Spezzina contro le Pubbliche Assistenze
Se le decisioni dell’ASL5 verranno confermate, dopo la fine dell’anno, il destino delle gloriose Pubbliche Assistenze spezzine sarà inevitabilmente segnato.
Oggi i trasporti per i dializzati, le dimissioni e le terapie ospedaliere (radio, chemio ecc.), i malati barellati e i trasferimenti dei malati in altri ospedali, fuori della provincia o della regione, sono svolti dalle Pubbliche Assistenze spezzine (tutte ONLUS, ovvero associazioni di volontariato senza fine di lucro). Quasi tutte le Associazioni per garantire il regolare svolgimento dei servizi hanno dei dipendenti. C’è una convenzione (contratto) tra l’ASL5 e le PA, che è scaduto e non più rinnovato da diversi anni, con il quale le Associazioni si impegnano a svolgere i suddetti servizi. Tale contratto pone anche degli obblighi alle PA: Sedi idonee, locali e attrezzature specifiche per la sanificazione dei mezzi e degli ausili, dormitori e servizi igienici separati tra maschie e femmine, nonché il mantenimento efficiente dei mezzi di trasporto (ambulanze e auto mediche). Da molti anni i rimborsi per questi servizi sono fermi e non più adeguati ai tempi. Il contratto obbliga le Associazioni a garantire anche i trasporti in emergenza (quelli del 118).
Adesso l’ASL5 per ridurre ulteriormente i costi ha indetto una gara d’appalto per tali servizi. La gara è stata vinta da Italy Emergenza, che adesso si occupa dei trasporti interni all’ospedale (da reparto a reparto) e/o dall’Ospedale Spezzino a quello Sarzanese. A seguito delle proteste delle associazioni questo appalto è stato sospeso sino alla fine dell’anno.
Qualche anno fa l’ANPAS Liguria (Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze), contro l’assegnazione dei servizi a mezzo gare, era ricorsa al giudizio della Corte Europea che gli aveva dato ragione . La Corte Europea, con fatica, aveva recepito che il sistema Italiano si basa sulle Associazioni di volontariato e non sulle imprese. In sostanza la Corte sanciva che l’assegnazione dei servizi alle Pubbliche Assistenze Italiane non dovesse seguire le direttive europee sulla concorrenza e che i servizi potevano essere dati in concessione diretta (senza gara). Credo che siamo l’unico paese Europeo che poggia questi servizi sul volontariato. In Francia, per esempio , questi servizi sono svolti dallo Stato. Qualche anno fa il Presidente nazionale dell’ANPAS in una conferenza aveva dichiarato che se lo Stato Italiano dovesse armare un’ambulanza per garantire un sevizio H24 con un giusto equipaggio costerebbe 700.000 euro l’anno. Con il sistema attuale lo Stato e le Regioni già ottengono un notevole risparmio. Le Associazioni, essendo ONLUS, devono chiudere i bilanci in pareggio senza lucro. Le entrate per i servizi svolti per conto dell’ASL non prevedono utili d’impresa ma soli rimborsi spese.