Il Piacere di Leggere e Scrivere
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- Pubblicato Mercoledì, 26 Aprile 2017 12:49
- Scritto da Alunni Dante Alighieri
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RISCOPRIAMO IL PIACERE
DI LEGGERE E SCRIVERE
I tempi cambiano, le mode e gli interessi pure.
Con il passare del tempo le cose che ci interessano sono cambiate, a partire dall’approccio che abbiamo sviluppato con le nuove tecnologie: e-mail, chat e messaggi hanno preso il posto delle buone vecchie lettere e cartoline...
I primi ad essere stati travolti da questa nuova moda e da questo nuovo tipo di comunicazione siamo senza dubbio noi, i giovani, i quali sembra non riusciamo più farne a meno.
La tecnologia, con l’avvento dei social come Instagram, WhatsApp, Facebook, Twitter, viene usata come “schermo protettivo”, facendo cambiare notevolmente il nostro modo di approcciarci tra noi e di affrontare determinate situazioni.
Spesso infatti capita di trovarsi davanti ad un problema che, visto direttamente, appare difficile e complesso da risolvere ma se si presenta davanti a un display, sembra la cosa più banale del mondo; come se questo problema venisse chiuso in una cartella e subito dopo archiviato, come se tutte le altre cose che prima si presentavano come ulteriori difficoltà, non valessero più nulla.
Spesso sul web si dicono le più brutte offese e prese in giro che a voce non si avrebbe mai il coraggio di dire, è proprio per questo che nascono episodi di cyberbullismo. Il significato sul vocabolario della parola cyberbullismo è “Atto aggressivo, prevaricante o molesto compiuto tramite strumenti telematici (sms, e-mail, siti web, chat, ecc.)”, dunque è un tipo di bullismo peggio di un pugno in faccia, che non fa bruciare la pelle ma il cuore e la mente, un tipo di bullismo che ha portato al suicidio tanti ragazzi e ragazze che si sono sentiti inutili e fuori posto in questo mondo. Un libro che consiglio di leggere è “Bulli con un clik”, tratta la storia vissuta da una ragazza vittima di cyberbullismo da parte di una studentessa della sua stessa scuola.
Tanti ragazzi della nostra età trascorrono più di quattro ore davanti a uno schermo luminoso e a poco a poco il gusto di scrivere una lettera, l’odore dei libri nuovi ancora incellofanati, di quelli vecchi ricoperti dalla polvere, delle mani sporche di inchiostro e del sapore della penna smangiucchiata stanno svanendo ...
Non dico che non bisogna più usare internet e i social, non metto in dubbio la loro comodità, l’utilità e i loro aspetti positivi; penso solo che qualche volta sarebbe meglio che prendessimo carta e penna per riscoprire l’emozione di mettere un punto alla fine di un racconto, di immedesimarsi nel protagonista di un libro ... perché diciamocelo: nessun telefono e computer ci trasmettono le stesse sensazioni!
Chiara B. III A