Ricordando Jose
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- Pubblicato Lunedì, 04 Maggio 2015 12:52
- Scritto da Lucia Corsi
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Ricordando Jose
La fine dell’inverno ha portato via in un tempo brevissimo Josè o forse Iose come la chiamavamo tutti: ha privato questo territorio di una persona particolare ma a suo modo indimenticabile, vivamente presente nella memoria di tutti, semplici cittadini e autorità pubbliche.
I cappellini di tutte le fogge ma prevalentemente rossi, le sciarpe e le calzine corte per tutte le stagioni dotate comunque di una propria elegante accuratezza, la sua faccia sorridente e arguta accompagnata dalla voce stentorea e un po’ atonica dei sordi, hanno caratterizzato per lunghi anni il nostro Centro Commerciale: il bar con gli innumerevoli caffè offerti da amici e cittadini, a partire dal carissimo ed indimenticato Giacò e soprattutto l’amatissimo CONAD, che nel lungo tempo con Iose ha saputo dimostrare di poter essere ben altro che un centro efficiente della grande distribuzione alimentare ma anche luogo di solidarietà ed accoglienza, dove concretamente sono stati forniti appoggio e comprensione, con enorme tolleranza per qualche intemperanza anche assai vivace : il pane e le rose del poeta.
Certo non si può dire che Iose abbia solo ricevuto, ognuno di noi a livelli diversi è stato fatto oggetto della sua generosa attenzione: dai meravigliosi calzini di lana fatti a mano ai cioccolatini onnipresenti in tasca ed in casa sua, dai doni per i “poponi” di amici e conoscenti che lei amava moltissimo (e che erano il grande rimpianto della sua vita) ai regalini di natale, alle offerte lasciate a chi aveva meno di lei, che già aveva pochissimo ma sotto molti aspetti si riteneva ricchissima. E lo era.......