UOMO E GALANTUOMO
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- Categoria: Teatro
- Pubblicato Lunedì, 17 Giugno 2019 12:00
- Scritto da Alessandro Vanello
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GIORNO 7
05-07-2019 venerdì – ore 21:30 IN CONCORSO
Compagnia Teatro dei Dioscuri – Campagna (Salerno)
UOMO E GALANTUOMO
di Eduardo De Filippo
Regia: Antonio Caponigro
Con: Antonio Caponigro (Gennaro De Sia, attore), Emiliano Piemonte (Alberto De Stefano, giovane benestante), Liberato Guarnieri (Cavaliere Lampetti, delegato di polizia), Massimo Raele (Attilio, attore), Francesco Alfano (Salvatore De Mattia, fratello di Viola), Francesco Alfano (Conte Carlo Talentano), Marta Clemente (Bice, sua moglie), Elisabetta Cataldo (Ninetta, cameriera),
Giusy Nigro (Viola, attrice), Antonietta Ceriello (Florence, attrice), Elisabetta Cataldo (Matilde Bozzi, madre di Bice), Giusy Nigro (Assunta, serva), Dario Marzullo (Di Gennaro, agente di polizia).
Tecnici: Claudio Caponigro, Cosimo Letteriello
durata: 1h 30’ – atto unico - Genere: prosa
Considerato uno dei testi più divertenti del grande drammaturgo è una costruzione vertiginosa di situazioni inverosimili e irresistibilmente comiche, di gag e colpi di scena. Tra tutte sono indimenticabile la prova di “Mala nova” di Libero Bovio degli scalcagnati e “affamati” attori nell’atrio dell’albergo e la scena dell’apertura della porta cigolante del “basso” in cui si svolge la rappresentazione. E qui assistiamo a un irresistibile smontaggio dei vecchi trucchi dell’arte povera delle compagnie di giro. Il ricorso poi alla simulazione della follia per uscire da situazioni compromettenti, si rifà, senza mediazioni, ai canovacci della Commedia dell’Arte. Eduardo mette a punto una trama a più fili, i cui personaggi principali sono Gennaro, nei panni di capocomico di una compagnia di guitti, e Alberto (gestore dell’albergo che li ospita) che rimane invischiato suo malgrado in complicati intrighi amorosi. Saputo che la sua innamorata Bice è incinta, Alberto va a chiederne la mano ma scopre che è già sposata con un conte e, per uscire dall’imbarazzante situazione, si finge pazzo. Quando però racconta la verità al delegato di polizia che vuole farlo internare, non viene creduto; né lo aiuta la testimonianza del capocomico Gennaro, che appoggia la tesi della follia. Sul sottile filo che separa realtà e finzione, passando attraverso la pazzia (per bisogno/fame o per opportunità/etichetta sociale), gioca questo testo molto particolare di Eduardo. Il tema del doppio la fa da padrone: comicità-drammaticità, attori-personaggi; uomini-galantuomini; nobili-plebei; ricchezza-miseria; verità-menzogna. Personaggi attori e attori personaggi, sani che si fingono pazzi e pazzi che tornano sani, fratelli veri e fratelli finti, madri vere e madri finte, padri legittimi e padri illegittimi si susseguono sulla scena intrecciando, l’una nell’altra, vicende speculari.
CV COMPAGNIA TEATRO DEI DIOSCURI
L’Associazione d’Arte, Cultura e Spettacolo Teatro dei Dioscuri nasce nel 1999, per proseguire e rinnovare l’attività già svolta dal 1989 dalla Coop. “Amici del Teatro” e per acquisire una nuova immagine sul territorio e nel panorama culturale e teatrale nazionale ed internazionale. Dopo un periodo di impegno nel teatro dialettale, (Eduardo e Peppino De Filippo, E. e V. Scarpetta, A. e P. Petito, N. Muro), è approdata al teatro in lingua, sia classico che contemporaneo, sia italiano che straniero (Cechov, Pirandello, Terron, Fayad, Fo, Silvestri, Camerini, Pasculli, Graham, Chapman, Pertwee). Da alcuni anni Teatro dei Dioscuri ha approfondito i diversi linguaggi teatrali diventando punto di riferimento nello scenario teatrale territoriale e nazionale nel campo formativo con una serie di esperienze qualificate e qualificanti, quali l’organizzazione del Festival Premio Sele, e i progetti formativi “Tradizioni e Tradimento” , “Il Gerione”.