Giovedì 22 Marzo 2018
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- Categoria: Teatro
- Pubblicato Lunedì, 05 Febbraio 2018 22:57
- Scritto da Compagnia degli Evasi
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Giovedì 22/03/2018 ore 21:15
Teatro Estragone
VIRGINIA VA ALLA GUERRA
di Norina Benedetti / Regia: Carolina De La Calle Casanova / Con: Norina Benedetti / Genere: TEATRO CIVILE - STORICO / Durata: 75 minuti
Un piccolo capolavoro di bravura interpretativa e di originalità drammaturgica racconta di una guerra vissuta da una ragazzina e dalla sua gallina attraverso il territorio friulano devastato dalle vicende successive alla disfatta di Caporetto. Lo spettacolo, magnifico e commovente, di alta levatura espressiva è giunto ad una quarantina di repliche in poco più di un anno è stato insignito di numerosi premi come "migliore spettacolo" e "migliore attrice" nei maggiori concorsi teatrali nazionali. Racconta l’autrice ed interprete: mia nonna come tante altre nonne del nostro Paese ha vissuto la Prima Guerra Mondiale. E come tante altre l’ha raccontata a me quando facevo merenda, quando fuori pioveva o non riuscivo a dormire. Per me questa guerra era come una favola, come la storia di Mosè, di Caino e Abele o Barbablù. Favole che mi divertivano e che mi facevano paura. La nonna sapeva raccontare bene le storie, soprattutto quella in cui lei era come Cappuccetto Rosso che incontrava un lupo molto speciale: la guerra. Attraverso la contaminazione di diversi linguaggi come il mondo delle marionette, la comicità delle situazioni grottesche, le canzoni popolari e la tradizione orale, lo spettacolo affronta la Grande Guerra dal punto vista della gente lontano dal fronte. Un viaggio coraggioso al femminile, fatto da una bambina e una gallina, raccontato con ilarità e leggerezza come solo gli occhi dell’infanzia sanno fare. L’immaginazione come unica arma per trasformare il brutto in bello. Dato gli argomenti trattati, lo spettacolo è rivolto sia agli adulti che ai giovani, che vogliano scoprire cosa è successo in quei luoghi della nostra Regione, dove oggi sorge un monumento che forse ha perso di significato nella memoria delle nuove generazioni.