Giovedì 8 Marzo 2018 - Festa della Donna
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- Categoria: Teatro
- Pubblicato Lunedì, 05 Febbraio 2018 19:50
- Scritto da Compagnia degli Evasi
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Giovedì 08/03/2018 ore 21:15
FESTA DELLA DONNA
Compagnia del calzino
BIANCA COME I FINOCCHI IN INSALATA
Scritto e diretto da Silvia Marchetti / Con: Andrea Ramosi / Musiche: Rag'n'Bone Man: / Genere: COMMEDIA / Durata: 60 minuti circa.
Selezionato al Torino Fringe Festival 2018 questo spettacolo tragicomico, grottesco, strizza l'occhio al teatro contemporaneo di Bennett, Cocteau, Ruccello e Athayde, denuncia la disperata fragilità dell'uomo moderno alla ricerca, esilarante e atroce, della propria identità. Bianca non è più giovanissima, ne bella ne ricca. Oggi però si sente amata dal Antonino, Preside della scuola elementare in cui Bianca insegna. È grazie a lui che Bianca vive una seconda giovinezza fatta di entusiasmi, farfalle nello stomaco, rinnovata passione per l’insegnamento. Tuttavia fin dalle primissime battute del testo si avverte che qualcosa non va, che qualcosa di morboso aleggia nell’animo di Bianca alimentato dall’interminabile attesa dell’amante che tarda a raggiungerla o dalla mancanza di rispetto che la sua classe sembra riservarle. Il disagio aumenta e con esso un malessere fisico che Bianca cerca di negare a se stessa, e che contribuirà in maniera determinante al suo crollo nervoso. Bianca come i finocchi in insalata, pensato inizialmente come monologo, è diventato a tutti gli effetti un dialogo di cui si sente solo una parte. Bianca parla continuamente con qualcuno che per lei c’è (anche se non è sempre chiaro se sia davvero presente o se si tratti di un interlocutore immaginario): parla con la sua amica Giuliana, con la Signora Rizzotto, con Tonino e la sua ostile famiglia, con i suoi allievi. La forza di questo testo sta proprio nella solitudine di un dialogo a una voce, nella frustrazione e nel dolore dell’assenza di un riscontro, un confronto, una risposta. La vita di Bianca procede esattamente come i suoi dialoghi: lei annaspa sempre più nelle sue incertezze, affoga nella mancanza di risposte, sballottata tra sprazzi di lucida consapevolezza e totale negazione della realtà, tra deliri di onnipotenza e completo annichilimento, fino a non capire più neppure i segnali che il suo stesso corpo le invia.