Irene Malfanti
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- Pubblicato Mercoledì, 28 Dicembre 2022 16:41
- Scritto da Andrea Cavanna
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IRENE MALFANTI
L'esperienza americana
Io non frequento i social media (non sono su Facebook) ma per amore della fotografia frequento Istagram sul quale ogni tanto metto qualche mio scatto. Il 3 Ottobre Istagram mi propone di vedere un video di una Irene Malfanti sorridente e saltellante e leggendo la didascalia che scorre sotto il video e scopro che e a Miami e mi chiedo cosa ci fa Irene in Florida? Pongo il quesito e lei mi risponde che si trova negli States per fotografare le sculture di Jiménez Deredia che esposte in quella città. Rispondo: ”Quando torni ne parliamo, voglio sapere tutto di questa tua prima volta negli USA.” “Ok” mi risponde lei immediatamente.
Ed eccoci qui con il taccuino delle domande:
Come è nata questa avventura americana?
Come sai mio padre e stato per oltre quarant’anni il fotografo ufficiale di Jiménez Deredia. Con lo scultore aveva un rapporto profondo, li legava una reciproca stima e professionalità che con il tempo si e trasformata i una vera amicizia fraterna.
Quindi?
L’avventura americana era ancora lontana, ma Deredia ci stava già lavorando e un bel giorno mi ha chiesto: “Vorrei che tu e Rocco (il fratello di Irene, videomaker) veniate con me in America, precisamente a Miami, dove esporrò le mie opere. Te la senti di prendere il posto che fu di tuo padre?
E tu?
Questa proposta ha suscitato in me una grande emozione. Non era facile calarsi, professionalmente nei panni di mio padre, e ancora forte il senso di solitudine che la sua scomparsa ha lasciato dentro di me e di Rocco. Ma accettai la sfida. Non ero completamente digiuna sull’arte di Jiménez; avevo aiutato mio padre a preparare le foto per il libro della mostra che Deredia fece in Costa Rica.
Quindi era cosa fatta?
Direi di sì. Deredia e molto scrupoloso nel suo lavoro, non delega ad altri niente dell’organizzazione della mostra. Nel 2020 abbiamo lavorato con lui in occasione della mostra di Genova e quello che hai in mano e il libro che abbiamo realizzato. Quindi se ci ha scelti sapeva che di noi si poteva fidare e che avremmo fatto un buon lavoro e nostro padre ne sarebbe orgoglioso.
E siete partiti per l’America?
Sì. Per me e Rocco era la prima volta che andavamo in America ed eravamo emozionati.
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