Questo Sito non fa uso ne di cookies per la profilazione dei visitatori ne di cookies di terze parti. Si Fa uso solo di coookies tecnici per la funzionalità del sito.

Maurizio Maggiani “Narciso meccanico"

invito mostra Maggiani

 

Si è tenuta il 16 giugno scorso presso la Torre dei Vescovi di Luni di Castelnuovo Magra l’inaugurazione della mostra fotografica di Maurizio Maggiani “Narciso meccanico. Una fotocamera per specchiarsi nel mondo (1971-2023)”. Un evento di straordinario interesse culturale che vede il noto scrittore castelnovese, tra i maggiori narratori contemporanei italiani, nelle insolite vesti di fotografo, protagonista di una mostra retrospettiva su cinquant’anni di scatti.

 “Quello delle mostre in Torre è un percorso a cui sono molto affezionato – ha raccontato ieri Daniele Montebello, sindaco di Castelnuovo –. In particolare, la mostra di Maurizio Maggiani scorre meravigliosamente nei 6 piani della Torre  e ci restituisce il nostro compaesano nelle vesti di un eccezionale fotografo. Non definirei secondaria questa sua attività, ma anzi di grande interesse storico e culturale. Grazie agli Archivi della resistenza e al Museo della Resistenza e a tutti i partner per il supporto fondamentale nella realizzazione della mostra”.

Maurizio Maggiani

All’inaugurazione è intervenuto anche Alessio Giannanti degli Archivi della Resistenza: “Grazie a tutta l’amministrazione che ha creduto in questo progetto. Siamo esaltati da questa esperienza cominciata 4 anni fa. Abbiamo lavorato a lungo con Maurizio per dare forma a questa retrospettiva di 50 anni di fotografia composta da 88 foto. Ogni piano della Torre è dedicato a un tema: lavoro, scuola, piazza, politica, paesaggio, e l’ultimo un piano dedicato alla nuova casa di Maurizio, sull’Adriatico, e i suoi dintorni”.

Prima della visita alla mostra, ieri, in Piazza Querciola, anche l’autore Maurizio Maggiani ha voluto condividere con i presenti impressioni ed emozioni: “Non posso giudicare la mia mostra, essendo l’autore vivente. Non so dire se è una mostra interessante, come non saprei dire se la mia vita è stata interessante. Quando cerco un filo che leghi tutte le mie foto ne trovo uno soltanto: non ho mai fotografato da solo, ma sempre insieme a qualcuno. Ricordo foto per foto con chi ero in quel momento, cosa stavamo facendo mentre fotografavo. Per me la fotografia è stato un modo per sentirmi appartenente a una realtà, una realtà d’affetto. Non sono un fotografo d’assalto, né di denuncia, ma nei miei romanzi e nelle mie foto credo di aver reso giustizia alla vita. Scrivo libri e articoli e fotografo per affetto nei confronti del mondo e degli esseri umani. Bisogna voler bene alla terra, al proprio paese, al mondo. L’uomo è più grande del lavoro che fa. Non sarò giudicato per i miei romanzi o per le mie foto, ma per la vita che ho avuto e che ho scelto”.

A partire dal 17 giugno fino al 15 ottobre 2023 presso la Torre dei Vescovi di Luni di Castelnuovo Magra verrà esposta sui sei piani questa mostra in gran parte inedita, a cura dell’associazione Archivi della Resistenza. La mostra ha il patrocinio del Comune di Castelnuovo Magra e vanta una serie di collaborazioni con importanti associazioni che si occupano di fotografia e audiovisivi, ad esempio, la Fototeca provinciale di Fermo “Mario Dondero”, il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo, l’associazione Spazi Fotografici.

La mostra conta 88 fotografie, accompagnate da installazioni audiovisive, paesaggi sonori con gli audio originali dell’epoca e con un’intervista inedita a Maggiani. In più, gigantografie collocate nel borgo di Castelnuovo. Dal punto di vista tematico l’archivio spazia tra stagioni individuali e collettive; gli anni della contestazione e gli esperimenti didattici nella scuola dell’inclusione e nei doposcuola alternativi (Rodari, Lodi, Munari), le lotte operaie e una nuova forma di vita liberata, che attraversò la comunità degli anni Settanta, il paesaggio e la città in una ricerca delle trasformazioni in atto, il ritratto sociale e gli affetti familiari, le fonti di ispirazioni e di personaggi e fatti, poi rielaborati nella sua narrativa.

 Se molto sappiamo dello scrittore Maggiani, in pochi sanno che tra i tanti lavori svolti prima di diventare uno scrittore affermato c’è stato anche e soprattutto quello di fotografo: una passione che non ha mai smesso e che ha costituito quasi un “secondo mestiere” lungo i decenni, in parallelo alla sua attività pubblica di scrittore e opinionista. Siamo in presenza di un vastissimo archivio fotografico, con foto a partire dal 1971, dal lungo Sessantotto, fino all’attualità (l’ultima foto in mostra proviene dall’alluvione che ha colpito la Romagna e in particolare da Faenza), con decine di migliaia di fotografie. Una tale varietà ha permesso di rintracciare le foto nelle varie stagioni (e tecniche) della fotografia italiana e nel percorso parallelo della narrativa di Maggiani.

Entro la fine del mese di giugno verrà pubblicato anche un catalogo fotografico della mostra, con un’intervista inedita a Maggiani, presso la casa editrice ETS di Pisa, all’interno della collana “Verba Manent. Serie Sguardi”.  La mostra ha avuto una lunga gestazione, durata almeno quattro anni, ed è il risultato di un approfondito lavoro di ricerca e digitalizzazione, non solo dell’archivio di Maggiani. Una ricerca che non si esaurisce con la mostra, ma che continua a scoprire piccoli tesori: altri materiali audiovisivi e multimediali saranno prodotti a corollario della mostra da Archivi della Resistenza e Andrea Castagna.

Foto di Maggiani


La mostra è a cura di Archivi della Resistenza con il patrocinio del Comune di Castelnuovo Magra.

Intervista e testi critici: Alessio Giannanti e Simona Mussini. Video: Andrea Castagna. Installazioni sonore: Saul Carassale, Elena Ricci, Camilla Palagi, Andrea Castagna, Alessio Giannanti. Digitalizzazione dell'archivio fotografico e sonoro e allestimento della mostra: Alessio Giannanti, Andrea Castagna, Simona Mussini, Elena Ricci, Camilla Palagi, Giulio Pietrobono, Emanuele De Luca, Luca Marchi, Asja Ricci, Janis Della Croce, Brunella Guglielmi, Massimo Carani, Saul Carassale, Tatiana Salvi, Veruschka Fedi. Grafica: Luca Marchi. Stampa fotografie a cura di Massimo Ceccoli, Olimpia Fine Art.

Si ringraziano Gloria Ghetti, Pacifico D'Ercoli, Piero Busconi, Mario Amilcare Grassi, Alberto Battistini, Mauro Brusoni, Francesco Pucciarelli, Lorenzo Antei, Simone Grassi, Fabrizio Pacini e Simona Pitamorsi di Flyciak, Alice Moracchioli, Marco Curti Obregon, Elisa Bertolini, Oriana Lorenzani, Roberta Di Martino e Davide Marchini.

In collaborazione con Museo Audiovisivo della Resistenza, Fototeca provinciale di Fermo “Mario Dondero”, Spazi Fotografici

Informazioni aggiuntive