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IL TERREMOTO E LA GUERRA

IL TERREMOTO E LA GUERRA

Terremoto Turchia

Due sponde del Mar Nero, una quasi di fronte dall’altra. Due tragedie diverse: a nord infuriano i bombardamenti quotidiani dell’invasore russo dell’Ucraina, e a sud un tremendo terremoto che ha colpito una enorme area geografica e che ha spostato l’Anatolia di quasi cinque metri.

Le due sponde hanno in comune la distruzione e la morte di decine di migliaia di persone, una per la violenza della natura che si ribella al saccheggio dell’uomo, dall’altra la furia distruttiva sempre per mano dell’uomo, della sua arroganza, la sete di potere e di conquista.

Due distruzioni molto diverse: città e paesi spettrali rasi al suolo dai missili e dalle bombe da una parte e dall’altra perché la Terra ha tremato per ben due volte e per due lunghissimi minuti, in un’area lunga 130 chilometri.

C’è molta preoccupazione anche per il popolo siriano, che è doppiamente colpito: dalla guerra civile e dal terremoto. I mezzi di soccorso e gli aiuti umanitari sono bloccati a causa dell’embargo e per le strade ancora minate a causa degli scontri armati. Una tragedia dentro ad un’altra tragedia.

Di fronte a queste distruzioni la parte buona del modo è corsa in soccorso: chi con le armi nel caso dell’Ucraina e dall’altra con volontari pronti a scavare, anche a mani nude, per salvare vite umane ancora sepolte sotto le macerie.

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