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Maggioranza silenziosa

Maggioranza silenziosa

Anche in queste elezioni la percentuale di chi si è astenuto dal voto è stata alta: un avente diritto su tre ha preferito restare a casa, lasciare la scheda bianca o annullarla.

A parte una piccola percentuale di coloro che erano impossibilitati a votare, gli altri hanno deciso di non dare la loro fiducia ai partiti tradizionali o ai movimenti nazionalpopulisti che negli ultimi anni si sono presentati sulla scena della politica italiana. Si è così costituito un partito di silent men,come dicono gl’inglesi, cittadini che non si esprimono perché hanno perduto la stima verso quei partiti che da molti anni promettono di voler migliorare la situazione di crisi che ci sta trascinando in un baratro, dal quale sarà sempre più difficile risalire, ma di fatto hanno fatto poco per invertire la rota. Purtroppo il fenomeno dell’astensionismo, a parte parlarne poco nell’immediatezza dei risultati elettorali, è un elemento a cui i partiti danno poca considerazione. Non si rendono conto che questa percentuale di cittadini, in crescita, potrebbe diventare maggioranza, una specie di mina vagante che se fatta esplodere sarebbe in grado di sconvolgere l’attuale sistema politico, sempre più coinvolto nel malaffare. E allora che fare? C’è una sola risposta al problema: amministrare e governare bene e con onestà.

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