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Visti da lontano

Visti da lontano

Ho seguito da lontano, attraverso quotidiani on line, face book e altri sistemi d’informazione, la campagna elettorale per le elezioni europee e quella per le elezioni amministrative del nostro paese e devo ammettere che un po’, ne sono stato amareggiato, per la durezza, la litigiosità che in alcuni casi e’ arrivata all’insulto, soprattutto confrontandola con la campagna per le stesse elezioni europee e per quelle amministrative di due anni fa alle quali ho assistito a Berlino, una delle aeree meno ricche della Germania. Una nazione che nonostante le tante difficoltà passate e presenti continua a crescere e svilupparsi per il rigore, la concretezza e la capacita amministrativa che la contraddistingue.

Purtroppo, quello che contraddistingue noi sono le chiacchiere fumose e gli insulti gratuiti di alcuni politici nostrani, le amministrazioni spendaccione o incapaci e la mancanza di volontà di adeguarci alle regole che l’Europa si è dato, sottoscritte anche dai nostri rappresentanti. E di conseguenza ci comportiamo come dei bambini capricciosi e viziati che incolpano gli altri per tutto quello che ci capita, di male.

Non che le altre popolazioni europee siano da considerarsi perfette o esenti da egoismi patriottici hanno pero un’etica civile e morale che noi purtroppo non abbiamo o dimostriamo di non avere. Per colpa di chi? Per colpa del Sistema? Ma il Sistema (famiglia, scuola, comune, regione, stato e anche Europa) siamo noi, individualmente e collettivamente. E siamo sempre noi individualmente a scegliere, con il voto, chi ci amministra a livello locale e i politici, come in queste elezioni, che tuteleranno gli interessi dell’Italia in una Europa unita. Quindi con chi dobbiamo prendercela?

Dal 26 maggio abbiamo un nuovo parlamento in Europa e una nuova amministrazione a Castelnuovo che ci siamo dati con il voto, e allora cosa possiamo augurarci? Che la scelta sia stata quella giusta e che l’uno e l’altra governino e amministrino in modo serio, onesto e trasparente per il bene di tutti con equità e giustizia. Sembrano concetti ovi, banali e un po’ retorici, luoghi comuni che in certi momenti nebulosi della politica e di scarsa affezione al voto è, comunque, bene ricordare: “repetita iuvant”.

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